In principio erat verbum- Le parole tras-duttrici

Quando le labbra rosse dell’insegnante di religione pronunciavano lentamente e solennemente “in principio erat Verbum”, tutto rimaneva sospeso per un lun-ghis-si- mo istante. Era come se tutti smettessero di respirare, mentre il suono di quelle parole cominciava a vibrare di vita propria.

L’infinito potenziale dei suoi significati riempiva l’aula e la mia testa.

“Verbum” è “Parola”, ma con un’azione intrinseca, un movimento, un fare; il verbo infatti indica un’azione, una parola quindi capace di creare, che agisce dall’emittente al ricevente e viceversa. La “Parola”, sia nel suo significato metafisico, sia in quello semplice, legato al nostro linguaggio quotidiano, ha sempre esercitato in me una fascinazione insopprimibile.

Come il di-segno menzionato nell’articolo di Novembre scorso, così la parola, che sia pronunciata, ascoltata o scritta, attiva quelle aree corticali associative del nostro meraviglioso cervello, il quale ne assorbe il suono, ne elabora la funzione cognitiva,

ne decodifica il significato e lo trasduce in impulsi elettrici che a loro volta innescano processi chimici che regolano e modificano la sfera emotiva, ormonale, quindi il nostro stato di salute.

La parola, allora, anche quella con la p minuscola, ha un impatto enorme e una potenzialità immensa nella sfera della conoscenza del nostro sé e della nostra coscienza.

Questa sua caratteristica di potersi muovere attraverso dimensioni distinte ma coesistenti nel nostro organismo, questo suo potere trasduttivo trasformativo permette alla parola di:

tra-passare (passare attraverso) tutti gli strati del nostro essere: fisico, mentale, emotivo, spirituale;

tras-fondere (trasmettere) agli strati della nostra coscienza nuo- vi o vecchi contenuti;

tras-figurare (cambiare forma) la percezione di noi stessi e della realtà circostante.

Cosa accade quando cominciamo ad usare la parola in modo consapevole? E` allora che la parola diventa strumento di guarigione e, laddove non si abbia bisogno di guarire, diventa strumento di una più profonda autoconoscenza e autoconsapevolezza.

Ma in pratica, come funziona?

Servono un quaderno, una penna e tanta voglia di ascoltarsi. Ci sono esercizi che servono a sciogliersi, ad allentare le tensioni a fine giornata, altri che ci aiutano a connetterci con le nostre emozioni, altri ancora che rivelano i nostri patterns psichici, il modo in cui pensiamo, il modo in cui reagiamo, ci mostrano i filtri attraverso i quali vediamo, interpretiamo, assorbiamo ed esprimiamo la realtà.

Altri esercizi scavano le profondità della nostra coscienza, permettendoci di trovare risposte a domande di vitale importanza, che spesso non abbiamo il coraggio di porre neanche a noi stessi.

Ci sono esercizi che funzionano se li svolgiamo appena ci svegliamo, quando le onde cerebrali hanno una frequenza (Alpha 8hz – 12hz) diversa da quando siamo in piena attività, e perciò ci permettono di accedere a parti di noi altrimenti insondabili.

La parola che normalmente diamo per scontata, può letteralmente resettare la nostra vita, cambiare il significato delle nostre esperienze passate (specialmente se traumatiche), ripristinare le nostre risorse interne, proiettarci verso un futuro più libero, più sano, più felice.

Se abbiamo voglia di guardarci dentro, o se stiamo attraversando un momento di cambiamento al lavoro o in famiglia, se stiamo affrontando una nuova fase nella nostra vita personale, se non riusciamo a scrollarci di dosso un passato pesante, o se semplicemente siamo curiosi di scoprire a quali parole è dovuta la nostra realtà psico-fisica e quali parole ci trattengono dal diventare tutto quello che possiamo, allora un corso di scrittura terapeutica creativa ci aprirà un mondo.

Il nostro, unico, sacro, intimo mondo.

Il corso base di Scrittura Terapeutica dura 8 sessioni, non c'è assolutamente bisogno di alcuna esperienza pregressa. I corsi sono aperti a tutti, di qualunque età, genere e background culturale, anzi, più vario è il gruppo e più stimolante è l’esperienza. Le sessioni possono essere sia individuali sia di gruppo, online o in presenza

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Vi aspetto in tanti, sarà bellissimo condividere la magia delle nostre parole!

Questo articolo è stato pubblicato su esistomagazine.it